martedì 8 ottobre 2013

una consolazione che c’è nelle sofferenze e che c’è anche nella tribolazione


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti

Le regole della consolazione

Queste regole sono tutte sulla consolazione,
e sono particolarmente importanti da dare separate dalle prime, per non confonderle.
Saper leggere le consolazioni e capirle diventa il principio poi delle scelte perché ogni scelta va fatta in  clima di consolazione.
Quindi in ogni decisione c’è la volontà positiva di Dio
che si rivela attraverso le consolazioni.
E circa le consolazioni Paolo nella seconda lettera ai corinzi al capitolo primo dice:
“Sia benedetto Dio Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre della misericordia e Dio di ogni consolazione, che ci consola in ogni tribolazione in modo che possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati da Dio.
Infatti abbondano le sofferenze di Cristo in noi così per mezzo  di Cristo abbonda la nostra consolazione, così che se siamo tribolati è per vostra consolazione e salvezza, quando siamo confortati è per vostra consolazione”  e avanti…
Si parla continuamente di consolazione, e notate,
è una consolazione che c’è nelle sofferenze e che c’è anche nella tribolazione. Ed è tipico della consolazione dello Spirito che ci può essere, anzi si irrobustisce addirittura, nelle difficoltà.
A differenza delle pseudoconsonsolazioni, che non resistono alla sofferenza e, come vedete, il ministero di Paolo è un ministero di consolazione;
e anche le sofferenze che vengono nominate quattro o cinque volte in questi versetti si contrappongono alla consolazione e alla gioia nominata nove volte.
Quindi, si vede come la consolazione è la forza del ministero di Paolo e del frutto.

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