sabato 26 ottobre 2013

Questa “gente” sono i figli di Dio, perché li disprezzi?


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti

Per riformare la propria vita

Che sentimento ha Dio?
Dio ama questa Chiesa,
ama questo mondo, 
non un altro più bello,
allora non è che ti devi lamentare di “questa gente”.
Non è giusto.
Questa “gente” sono  i  figli di Dio,
perché li disprezzi?
È a questa gente che sei mandato.
È lo Spirito di Mosè per il suo popolo,
di Paolo per la sua gente.
Mosè al quale Dio aveva proposto:
guarda questa gente non riusciamo a riformarla,
ha la testa dura,
io ti do un popolo più bravo.
Mosè che capisce qualcosa di Dio dice:
no, cancella me dal libro della vita, io voglio questo popolo. Es 32.
Questo è lo spirito del Padre, è lo spirito del Figlio. 
Lo stesso spirito lo ha Paolo con il suo popolo,
lui è disposto a essere separato da Cristo per non  abbandonare il popolo
che ha  rifiutato Cristo, Romani, 12.
Chi ha capito qualcosa di Dio ama  la 
Chiesa concreta, ama questo mondo concreto,
questa gente che è  qui.
Ed proprio questa simpatia,
questo amore che lo porta ad avviare una riforma,
che sarà a carico della Chiesa,
verso se stesso,
a cambiare  il proprio atteggiamento verso gli altri,
a vivere nei loro confronti
quello che Dio vive con me.


venerdì 25 ottobre 2013

Prendiamo la Bibbia per darla in testa alla gente.


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti

Per riformare la propria vita

Come si fa a riformare la Chiesa. 
Tenete presente una cosa, la Chiesa è sempre da riformare. 
Ci sono due modi per riformare, 
uno è quello per cui vogliamo riformare la gente e diciamo: 
peccatore come agisci?  
Prendiamo la Bibbia per darla in testa alla gente.  
La gente oltre che sentire il colpo si mette sulle difensive 
perché si sente criticata.  
Questo è normalmente  l’uso che facciamo  e  
per conseguenza invece che fare la riforma 
ci si divide.
Qualunque riforma ha due punti, 
il primo è che per primo devo riformare me stesso,  
in  secondo  luogo per riformare devo vivere lo stesso sentimento 
che ha Dio verso gli altri, 
verso la Chiesa. 

giovedì 24 ottobre 2013

Ogni decisione deve seguire l' indicazione che il Signore mi dà



Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti
Trascrizione non rivista dagli autori

I criteri della scelta e della riforma

La terza  è quando non ho particolari emozioni,
in un tempo tranquillo,
allora cosa devo fare?
Devo tenere presente il fine di ogni scelta,
poi veder l' ambito della scelta.
Deve essere Dio a decidere per me,
io dovrei diventare quasi come un ago della bilancia
che viene mosso dal peso di Dio.
Ogni decisione deve seguire l' indicazione che il Signore mi dà,
per questo devo essere indifferente, nel senso di libero, giustamente staccato.
Una volta che ho deliberato chiedo al  Signore
che accetti e confermi questa,
ho sempre bisogno del Signore.
Ogni decisione deve essere fatta in base a consolazioni comprovate per me,
alla fine il motivo formale è che il Signore ci guidi.
Anche nelle scelte collettive generalmente si hanno pareri discordi
ed allora o vince l' idea del più forte che la impone agli altri,
oppure si fa un frullato di tutte le opinioni ed esce una scelta
che non interessa a nessuno.
L' ideale sarebbe che ognuna dica quello che sente effettivamente,
poi disposto ad ascoltare l' altro, la buona decisione
È quando esce una cosa
che nessuno aveva pensato ma dove c' è il contributo positivo di ognuno,
dove esce una cosa nuova che tutti capiscono che va bene.
Non è che io devo affermare i miei principi,
le mie opinioni.
Solo dove c'  è questa libertà ci può essere
discernimento comune.
In ogni caso  è determinante la spinta del Signore.
Può sembrare strano che Ignazio così razionale ponga il
centro della vita spirituale in questa spinta interiore: la
consolazione.
Sempre in tempo tranquillo sarebbe bene porsi la domanda
cosa avrei fatto in punto di morte,
devo vivere già da ora il giudizio di Dio.

mercoledì 23 ottobre 2013

la volontà di Dio si manifesta attraverso le emozioni interiori


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti
Trascrizione non rivista dagli autori

I criteri della scelta e della riforma

La seconda circostanza
"È quando, attraverso l' esperienza delle consolazioni e delle desolazioni
e attraverso quella del discernimento degli spiriti,
si raggiunge una grande chiarezza di idee",
perché anche la conoscenza degli spiriti  è discernimento?
Perché la volontà di Dio
si manifesta attraverso le emozioni interiori.
Quando prendo le decisioni non le prendo in base alla ragione
perché se dovessi prenderle in base al ragionamento
dovremmo decidere tutti la stessa cosa,
invece il Signore ci spinge in tante direzioni.
Bisogna anche qui acquistare
capacità di lettura e di discernimento.

martedì 22 ottobre 2013


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti
Trascrizione non rivista dagli autori

I criteri della scelta e della riforma

Ci sono tre circostanze nelle quali si fa la scelta:
la prima (175)
"È quando Dio stimola e attira tanto la volontà che l' anima
fedele...segue quello che le è mostrato...".
Se tutti esaminano la  propria vocazione si accorgono
che le decisioni più importanti della vita sono in genere di questo tipo:
un intuito interiore che mi fa fare quella cosa,
dove i motivi, se ci scavi troppo, non ne trovi.

lunedì 21 ottobre 2013

L' amore diventa tale quando l' amore diventa dovere e noia, non solo piacere



Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti
Trascrizione non rivista dagli autori

I criteri della scelta e della riforma

Devo abituarmi a fare quello che scelto
altrimenti corro il rischio di fare il 99% delle cose che faccio meccanicamente,
riproduzione di immagini che riceviamo come imput.
Ci sono delle scelte che non sono in balia dei nostri capricci,
come il matrimonio e il sacerdozio,
adesso non mi piace più e cambio.
L' amore diventa tale quando l' amore diventa dovere e noia,
non solo piacere
perché l' altro non lo riduci mai a tuo piacere.
Abituarsi a queste scelte immutabili
significa educare l' uomo a possedere una propria identità,
ad esistere come uomo.
Dopo la scelta ci possono essere delle difficoltà
ma non per questo molla tutto,
va avanti perché ha scelto,
e nelle difficoltà si cresce perché solo nelle difficoltà si diventa grandi.


domenica 20 ottobre 2013

riconoscano questo di se stessi, la volontà di Dio su ciascuno di noi


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti
Trascrizione non rivista dagli autori

I criteri della scelta e della riforma

Noi siamo al servizio dei fratelli
perché riconoscano questo di se stessi,
la volontà di Dio su ciascuno di noi.
Il problema dunque non  è cosa non posso fare bensì
cosa piace  a Dio
che io faccia,
questo è il principio della vita cristiana.
Bisogna tenere conto che ci sono scelte immutabili e scelte mutabili,
l' uomo diventa tale quando tra le mille scelte possibili
ha il coraggio di tralasciare tutte le altre e limitarsi,
accettare il proprio limite di creatura ed abbandonare sogni di onnipotenza.