Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti
L’esame particolare
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Vorrei spiegare qualcosa di molto inattuale,
anche per noi gesuiti: l’esame particolare.
Di per sé l’esame particolare è il centro della vita spirituale,
lo stesso esame di cui abbiamo già parlato,
serve per arrivare a questo esame particolare.
Il centro della vita spirituale è in fondo come uscire dal male.
È l’unico problema reale,
perché il male c’è, bisogna capire come uscirne quindi.
“Senza fare del male” è la trappola mortale,
dicendo “è inevitabile, sono fatto così…”;
“senza fare del male” è il luogo dell’autogiustificazione,
non si può far diversamente.
L’esame particolare costituisce il centro stesso degli esercizi spirituali,
difatti per sant’Ignazio ogni esercizio spirituale nel numero primo degli esercizi
è “qualunque modo di esaminare la coscienza e di pregare”,
e poi specifica: “ogni esercizio spirituale deve essere inteso a preparare e disporre l’anima a rimuovere ogni affetto disordinato, e dopo averlo rimosso cercare di trovare la volontà di
Dio nella disposizione concreta della propria vita”.
E proprio l’esame particolare è il disporre concretamente la propria vita secondo la volontà di Dio. Lo stesso titolo degli esercizi numero 21 è:
“esercizi spirituali per vincere se stessi e ordinare la
propria vita senza lasciarsi determinare da alcun affetto disordinato”.
Questo è il senso dell’esame particolare che ora cerchiamo di vedere nei suoi presupposti, e poi vediamo come si fa a farlo.
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