lunedì 16 settembre 2013
Più ne togli più sei libero, e meno sei nevrotico. Sotto c’è il presupposto fondamentale che l’uomo è figlio di Dio, devi togliere le cose negative e viene fuori il figlio di Dio ed è questa la vera ascesi alla quale siamo tutti chiamati
Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti
L’esame particolare
Noi siamo abituati a dire: “son fatto così, quindi non posso farci niente”
Questo dire: "son fatto così, quindi non posso farci niente" è una grossa trappola. Non è vero che l’uomo è fatto così.
L’uomo di sua natura è ciò che diventa, è ciò che si fa.
L’uomo non è solo natura o istinto, è anche cultura, è educazione.
Il problema allora è: come si fa a diventare buoni.
Tutto il problema dell’ascesi che abbiamo lasciato da parte,
oggi in modo particolare, forse anche per motivi giusti,
(perché c’è tutta una forma di ascesi sbagliata oppure meno adeguata),
consiste per esempio nell’acquistare sempre più virtù.
L’ascesi a cosa serve?
Cerco sempre di esser più bravo.
Alla fine se tutto va bene divento un bravo fariseo e scoppio di bravura e mi servo del mio esser bravo per condannare gli altri, per giudicarli e criticarli.
Quindi quest’ascesi giustamente l’abbiamo abbandonata.
E se ti riesce, nella migliore delle ipotesi,
quest’ascesi ti rende nevrotico perché c’è sempre qualcosa di più da fare.
Sei sempre più perfettibile anche se sei perfettino.
C’è invece un’altra ascesi ed è questa l’ascesi che propone Ignazio
ed è l’ascesi cristiana che è un’ascesi negativa,
cioè ti toglie ciò che è negativo.
Più ne togli più sei libero, e meno sei nevrotico.
Sotto c’è il presupposto fondamentale che l’uomo è figlio di Dio,
devi togliere le cose negative e viene fuori il figlio di Dio ed
è questa la vera ascesi alla quale siamo tutti chiamati.
L’educazione vuol dire tirar fuori, educere,
dobbiamo tirar fuori in noi il figlio di Dio che c’è dentro,
togliendo tutti quei veli che lo impediscono.
Michelangelo diceva che la statua è già dentro il blocco di marmo,
bisogna levare quel che c’è di più.
Così in noi c’è già il figlio di Dio, siamo fatti a sua immagine e somiglianza,
bisogna levare quel che c’è di più, cioè tutto il male.
Quindi quest’ascesi negativa è l’impegno di tutta la vita.
E va fatta ed è indispensabile perché sta in noi ciò che siamo, figli di Dio.
Più la pratichiamo più ne usciamo genuini, più diventiamo uomini,
non è che ci castriamo o diventiamo chissà chi,
diventiamo ciò che siamo.
E questa seconda ascesi la si è dimenticata
e l’esame particolare è lo strumento principe per questa ascesi.
Perché il male comincio a riscontrarlo abbastanza presto nella mia vita;
da piccolo penso che cambierò,
allora aspetto che passi il tempo,
poi vedo che mi devo impegnare,
e comincio a impegnarmi
ma mi accorgo che il male è tanto e come faccio a eliminarlo tutto.
Allora mi scoraggio e rimane tutto come prima.
È come uno che spara a uno stormo,
non puoi sparare a tutto uno stormo.
Devi mirare un punto.
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