venerdì 27 settembre 2013

la distanza tra me è il Vangelo è esattamente il luogo del dono, della richiesta, dell'umiltà, del perdono, della fiducia, di ciò che il Signore vuol farmi, se io lo desidero e lo chiedo.


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti

Consigli pratici

Quando leggiamo il Vangelo, la prima cosa di cui ci accorgiamo è che il Vangelo è molto più in là di me e che lo sento come una cosa molto lontana.
Allora il primo sentimento che ho è di disimpegno,
la seconda idea che mi viene in mente è: non ce la faccio.
Quindi il Vangelo diventa oggetto di presunzione, di disperazione, di sfiducia.

Non è per questo che il Signore ci ha proposto la sua Parola.
Poiché la distanza tra me è il Vangelo è esattamente il luogo del dono, della richiesta, dell'umiltà, del perdono, della fiducia, di ciò che il Signore vuol farmi, se io lo desidero e lo chiedo.
E questo è molto importante perché se no sarebbe come a dire che queste cose non sono adatte me, perché io non riesco a farle, nessuna delle cose spirituali io riesco a farle, il lavoro spirituale lo fa lo Spirito in me.
Da parte mia c'è il desiderio e la volontà di desiderare e di chiedere, dice Ignazio. Quindi la vita
spirituale non  è presunzione, è dono, per questo deve esserci conoscenza e desiderio.
E quando il dono eccede le mie possibilità, siccome sono orgoglioso, lo rifiuto o lo pretendo come risultato delle mie azioni.

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