martedì 24 settembre 2013


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti

Le regole del discernimento

La terza e la quarta regola sono lo sviluppo di quanto detto.
    Nella terza  regola  [316] si presenta il concetto di consolazione
e nella regola quarta [317] il concetto di desolazione.
Consolazione e desolazione sono il linguaggio base della vita spirituale.
Il primo linguaggio non è ancora vita spirituale, quello del piacere e del rimorso, siamo prima della vita spirituale, quando cerco il male.
Quando cerco il bene invece entro nel gioco della consolazione e della desolazione.
Per capire il termine di consolazione e desolazione tenete presente la  parola  consolare,  vuol dire  stare con uno che non è solo, ed è tipico dello Spirito Santo che è il Paraclito, colui che sta con te, paracaleo, è l’avvocato difensore, colui che ti difende, ed è tipico di Dio, che è relazione, che è amore, che è l’Emmanuele, Dio con noi, è tipico di Dio consolare.
La consolazione è il linguaggio tipico dello Spirito di Dio che è con noi e non ci lascia soli.
Il nemico, che è il contrario di Dio, è colui che ci desola, che ci lascia soli, infatti il suo nome è il contrario di Paraclito, si chiama satana. Mentre il Paraclito sarebbe l’avvocato difensore, satana è il 
pubblico ministero, colui che ti accusa. È chiamato anche diavolo, il divisore, colui che ti divide, stacca, il contrario dello Spirito Santo che mette insieme, ti ricompone.


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