mercoledì 7 agosto 2013

soprattutto aiuta ad integrare anche i momenti di vita spezzati, rotti, vissuti male, da pagani.


Marina Štremfelj 
Centro Aletti 
Il colloquio spirituale è un’arte che prende le dimensioni e i colori della 
sapienza dell’ascolto e della comunicazione
IL COLLOQUIO SPIRITUALE dovrebbe favorire…: 

1. Quanto più il colloquio spirituale favorisce la totalità è l’integrità della persona, 
tanto più questa sta diventando spirituale. 
Ogni persona è creata ad immagine di Dio, non solo in una sua particella. 
Tutto vi è incluso. 
“Non è mai possibile separare da una parte solo il corporeo e dall’altra solo lo spirituale. 
Entrambi si compenetrano, proprio nella reciproca distinzione… 
la corporeità è un’immagine dell’uomo, 
ma l’uomo è al  tempo stesso più di quanto la sua 
corporeità lasci trasparire… 
si coglie l’uomo nel suo essere creatura di fronte a Dio, nel suo 
essere figlio di Dio. E là – solo là – si fa chiaramente visibile lo spirituale.”
 J. SUDBRACK,  Direzione spirituale , cit., pp. 26-7.  
Dal punto di vista del mondo, il colloquio spirituale può sembrare una cosa ideale e astratta. 
Si rischia di dire che la persona diminuisce e non conta niente. 
Ma si deve far capire al discepolo che il colloquio spirituale favorisce l’integrità non solo delle cose sacrosante che lo fanno diventare “devoto”, 
ma soprattutto aiuta ad integrare anche i momenti di vita spezzati, rotti, vissuti male, da pagani. Anche questo fa parte della totalità della persona, 
anche la sua vita passata con momenti brutti e belli, difficili e facili, peccaminosi e amorevoli, tutti
Il colloquio spirituale dovrebbe favorire l’accettazione di tutta la storia della persona, 
trovando il valore della storia, 
malgrado il fatto che a certe esperienze si è arrivati, purtroppo, attraverso il peccato. 
Se il colloquio spirituale non favorisce questo, 
porta automaticamente ad una doppia vita. 
L’integrità viene fatta quindi 
grazie alla Parola, 
grazie alla parte verginale della persona, 
grazie alla parte ‘mariana’ delle persona, 
l’unica capace  di dire di sì e di accogliere la luce, la vita nuova. 
Da questa convinzione potrà essere messa anche nella mangiatoia, 
nella parte peccaminosa, disintegrata della persona.  
Tramite l’aiuto spirituale, 
la persona comincia quindi ad intravedere tutta la sua vita spezzata, 
raccolta in un immenso, caldo cuore. 
Comincia a intravedere anche una sua nuova immagine, 
vista da Dio nell’insieme, nell’integrità, 
realtà tipica della mente illuminata dall’amore. 
E cambiano la mentalità, il comportamento, le abitudini, 
perché si scopre di essere amati e la realtà di vita tutta intera 
viene assunta da una Persona, il Dio-Padre-Amore 
che sana, lava, cura, guarisce e tutto porta ad una trasfigurazione nella risurrezione. 
E’ davvero importante favorire l’accettazione di se stessi per trovare la pace, 
affinché ci sentiamo figli di Dio – dono di Dio, e per questo di grande valore. 
E’ importante accettare la storia passata con tutto ciò che comporta, 
perché tutto concorre al bene per coloro che amano Dio (cf Rm 8). 
Chi di noi non ha vissuto nella vita passata qualche momento in cui era terra screpolata, in cui le ossa si sono rotte? 
E’ proprio il colloquio spirituale che può far rivivere queste ossa dimenticate favorendo la Luce che illumina, riscalda e ammorbidisce e bagna di rugiada la terra screpolata. 

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