Marina Štremfelj
Centro Aletti
LE QUALITA’ DELL’ACCOMPAGNATORE SPIRITUALE
13. L’accompagnatore spirituale non è importante.
“Quanto più il discepolo progredisce, tanto più il maestro si metterà da parte e, da maestro, diventerà un compagno o perfino un discepolo.”
L’accompagnatore spirituale “deve sapere che
la sua forza determinante deve farsi tanto più indietro quanto più si penetra nel rapporto interiore tra uomo e Dio.”
L’accompagnamento spirituale diventa quindi un’esperienza spirituale per tutte e due le persone, perché si cercano insieme le cose che conducono a Dio.
Nessun commento:
Posta un commento