lunedì 1 luglio 2013

in Cristo, lo spazio della morte si capovolge in spazio dello Spirito, la densità dell’angoscia diventa densità della fede, e, attraverso la fede, la luce divina invade l’uomo


Tappe ascetiche e aspetti pratici della Preghiera di Gesù
 O. Clement, J. Serr, LA PREGHIERA DEL CUORE, ed.Ancora

La teologia apofatica non esige soltanto uno stato “ metanico”;
essa culmina nella grande antinomia apofatica
e questa si iscrive in una praxis di risurrezione.
Dio al di là di Dio si rivela il Crocifisso,
e il Crocifisso trionfa della morte e dell’inferno.
La separazione tra Dio e l’uomo si identifica misteriosamente
con la ferita del fianco aperto dalla lancia,
dalla quale sgorgano acqua e sangue,
il battesimo e l’eucaristia,
la Chiesa.
La Chiesa è la notte che si fa luminosa,
l’abisso infernale tra il creato e l’increato
che diventa in Cristo l’unione beata del creato e dell’increato,
la divino-umanità.
Dal fianco trapassato del Dio crocifisso
spunta l’alba delloSpirito.
Ormai, in Cristo,
lo spazio della morte si capovolge in spazio dello Spirito,
la densità dell’angoscia diventa densità della fede,
e, attraverso la fede, la luce divina invade l’uomo.

Così la memoria della morte si muta in memoria di Dio;
in memoria di Dio
che si lascia afferrare dalla morte
per consumarla e per offrirci la sua risurrezione.
I monaci d’Oriente insistono così fortemente
sul lutto e sulla coscienza dello stato di morte
non certo per rinchiudersi in essi,
ma per incontrarvi Cristo, per risuscitare con lui.

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