domenica 1 settembre 2013

E la preghiera è quel luogo dove ti riporti davanti a Lui e rispecchi la realtà di cui sei immagine. Per cui la preghiera è la principale azione, ciò che trasforma te.


Esercizi Spirituali Ignaziani 1992
p. Silvano Fausti

1° - Sulla preghiera apostolica

Il primo apostolo, come possiamo vedere, è l’ex-indemoniato che vuole essere con Gesù, siccome vuole essere con Gesù,  e lo è già perché è stato liberato dal male, viene inviato.
A far che cosa?
Ad annunciare ciò che il Signore ha fatto per te e la misericordia che ti ha usato.
L’annuncio che tu fai è ciò che il Signore ha fatto per te, della tua esperienza di Lui, non c’è altro annuncio.
Se no  sei solo un propagandista di inezie che vuoi smerciare in fretta perché non ti interessano. Invece annunci la tua salvezza, salva te e l’altro, annunci il Salvatore, di cui hai esperienza come Salvatore.
E la preghiera è questa  esperienza profonda di Dio
che  non è un optional,
la preghiera è la salvezza dell’uomo,
perché l’uomo è partner di Dio,
solo nel dialogo con Dio l’uomo è se stesso.
Il peccato di Adamo è questa separazione da Dio, il non dialogo con Dio, la rottura del dialogo. L’uomo è a immagine e somiglianza di Dio, se sta davanti a Dio è se stesso.
Quindi la preghiera è un costitutivo ontologico dell’uomo,
lo fa essere ciò che è,
lontano da Dio è lontano da sé,
è niente di sé.
Dio chiede ad Adamo: “Dove sei? Mi son nascosto”.
E la preghiera è quel luogo dove ti riporti davanti a Lui e rispecchi la realtà di cui sei immagine.
Per cui la preghiera è la principale azione,  ciò che trasforma te.
Padre  Lallemant,
che è stato  un grande formatore di apostoli,
diceva che “se uno non è contemplativo non si dia all’azione se non per breve tempo e ad experimentum,
se no è certamente nocivo a sé e agli altri”.
Grazie a Dio siamo tutti in qualche misura contemplativi perché il Signore ci interessa,
però quest’interesse deve diventare sempre più esplicito, più radicato, sempre più profondo, è il Signore che è in noi.
Sostanzialmente la vita interiore è il prendere coscienza del Cristo che abita per la fede nei nostri
cuori e lasciare che si esprima sempre di più.

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