Questa mattina ho voluto inviarvi, quando eravate in macchina, questa benedizione di San Patrizio...
Benedizione del Viaggiatore Irlandese
Irish journey blessing
“May the road rise to meet you,
may the wind be always at your back,
may the sun shine warm upon your face,
and the rains fall soft upon your fields and,
until we meet again,
may God hold you in the palm of His hand.”
“Sia la strada al tuo fianco,
il vento sempre alle tue spalle,
che il sole splenda caldo sul tuo viso,
e la pioggia cada dolce nei campi attorno e,
finché non ci incontreremo di nuovo,
possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano.”
(Scritta da San Patrizio)
... e mi sono ricordato di Anselm Grun che descrive bene il senso di questo dirvi - bene.
Prendo a prestito il suo commento perchè avete sentito quanto la mia voce era inadeguata ma vi assicuro che il cuore era gonfio di questi sentimenti e di SPERANZA in DIO
La benedizione per chi viaggia - che cosa ti deve accompagnare quando sei in viaggio
Ogni volta che un confratello intraprende un viaggio in un paese lontano, recitiamo su di lui la benedizione per chi viaggia. Dopo la preghiera dell' ora media o dopo compieta, il confratello esce dalla cerchia dei frati e si inginocchia. sull'ultimo gradino dell' altare. Poi cantiamo su di lui o il canto latino In viam pacis o alcuni versi del Sal 120, con l'antifona:
«Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre».
Cantiamo rivolti al viaggiatore:
«Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode.
Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra.
Il Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita».
Poi l'abate pronuncia la benedizione sul confratello in procinto di partire.
Nella benedizione per chi viaggia diventa chiaro che non è ovvio che arriviamo sani e salvi alla meta e torniamo a casa incolumi. Non è solo la protezione durante il viaggio a contare, ma anche che ciò che ci siamo proposti abbia buon esito. Ogni viaggio, del resto, non ha soltanto una meta esteriore. Avviene per un compito da portare a termine o per una visita. E anche per questo abbiamo bisogno della benedizione di Dio. Per il nostro convento la benedizione per chi viaggia non è un' abitudine fastidiosa. Anzi, in essa avvertiamo un unione interiore reciproca. Chi parte per portare a termine un compito in un luogo lontano lo fa in comunione con noi. Lo accompagnano i nostri buoni auguri, ma soprattutto la nostra preghiera e la benedizione di Dio. Gli ospiti che assistono in chiesa alla benedizione per chi viaggia spesso sono molto toccati. Chiedono al padre che si occupa di loro che preghiera abbiamo recitato. Sentono che, nella benedizione per chi viaggia, tra di noi avviene qualcosa. Il confratello non parte e basta, ma si allontana con la nostra benedizione, rimanendo così in collegamento con noi.
Questo è un segno perchè il mio viaggio con te continui con " racconti di un pellegrino russo".
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