domenica 19 maggio 2013
Non ci viene mai in mente che le cose non hanno bisogno di essere fissate, assolutamente. Questa è una grande illuminazione. Le cose devono essere capite: se le si capissero, cambierebbero.
Anthony De Mello (1931-1987)
da "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" PIEMME Editore
pag 9...
Autosservazione: L’unico modo attraverso il quale qualcuno può esservi d’aiuto è mettendo in discussione le vostre idee. Se siete pronti ad ascoltare e se siete pronti ad essere messi in discussione , qualcosa potete fare, ma nessuno può aiutarvi.
...
Di certo non siete contenti.
Può darsi che la contentezza sia dentro di voi in questo momento, ma aspettate un po’, e le cose cambieranno;
non durerà: non dura mai; le cose cambiano di continuo, cambiano sempre.
Le nubi vanno e vengono: alcune sono nere e altre bianche, alcune grandi, altre piccole.
Se vogliamo seguire l’analogia, voi sareste il cielo, intento a osservare le nubi.
Sareste osservatori passivi, distaccati.
So che questo atteggiamento può essere per voi assurdo, soprattutto nella cultura occidentale.
Non interferite.
Non dovete farlo. Non «fissate» nulla.
Guardate!
Osservate!
Il problema della gente è che si affanna a fissare cose che non riesce nemmeno a capire. Siamo sempre lì a fissare delle cose, non è vero?
Non ci viene mai in mente che le cose non hanno bisogno di essere fissate, assolutamente.
Questa è una grande illuminazione.
Le cose devono essere capite: se le si capissero, cambierebbero.
Ecco, vedete quanto di tipico della nostra pratica meditativa passi in queste parole:
il non volere forzare nulla,
il non ”fissare” nulla,
realizzare pienamente l’impermanenza delle cose,
degli stati interiori,
non identificarsi con essi,
accedere ad un altro piano,
silenzioso, fermo, quieto, al di là degli opposti, delle alternanze.
E quindi solo osservare: consapevolezza.
E tramite la consapevolezza, il cambiamento:
un cambiamento non coatto, costretto, violentemente voluto, passeggero,
ma naturale, libero da tensioni e profondo
(Anthony de Mello)
Mi hanno sempre impressionato i versi del Manzoni, in particolare questi che scrive nella Pentecoste per farci capire l'azione dello Spirito Santo. Non è forse vero che noi abbiamo questa luce che ci fa vedere le cose, gli avvenimenti con i loro veri colori che riacquistano vita e che prima, senza di Esso erano smorti?
Noi in Lui e Lui in noi non siamo più nelle tenebre che non L'accolsero. Buona Pentecoste.
Come la luce rapida
Piove di cosa in cosa,
E i color vari suscita
Dovunque si riposa
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