martedì 24 dicembre 2013
E’ un amore che attende, un amore che non cerca il controllo.
L'autore » Henri. J.M. Nouwen, scritti vari
La gloria di Dio e la nostra vita nuova
La risurrezione non è semplicemente la vita dopo la morte. Prima di tutto, è la vita che sgorga nella passione di Gesù, nel suo attendere. Il racconto dei patimenti di Gesù rivela che la risurrezione ha inizio anche nel mezzo della passione. Una folla guidata da Giuda venne al Getsemani. “Gesù allora... si fece innanzi e disse loro: ‘Chi cercate?’. Risposero: ‘Gesù, il Nazareno’. Disse loro Gesù: ‘Sono io!’... Appena disse: ‘Sono io’, indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: ‘Chi cercate?’. Risposero: ‘Gesù, il Nazareno’. Gesù replicò: ‘Vi ho detto che sono io: Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano’” (Gv 18,4-8).
Proprio quando Gesù è consegnato alla sua passione, egli manifesta la sua gloria. “Chi cercate?... Sono io!”, sono le parole che rimandano completamente a Mosè e al roveto ardente: “Io sono colui che sono” (cfr. Es 3,1-6). Nel Getsernani la gloria di Dio si manifestò ed essi caddero distesi per terra. Allora Gesù fu consegnato. Ma già nel suo essere consegnato vediamo la gloria di Dio che si consegna a noi. La gloria di Dio rivelata in Gesù abbraccia la passione così come la risurrezione.
“E come Mosè innalzò il serpente nel deserto”, dice Gesù, ”così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna” (Gv 3,14-15).
Egli è innalzato come una vittima passiva, così la croce è un segno di desolazione. Egli è innalzato nella gloria, così la croce diventa nello stesso tempo un segno di speranza. Improvvisamente ci rendiamo conto che la gloria di Dio, la divinità di Dio, esplode nella passione di Gesù precisamente nel momento dell’estremo sacrificio. Così la vita nuova diventa visibile non solo nella risurrezione nel terzo giorno, ma già nella passione, nell’essere consegnato. Perché? Perché è nella passione che la pienezza dell’amore di Dio risplende.
E’ un amore che attende, un amore che non cerca il controllo.
Quando ci concediamo di percepire pienamente come subiamo le azioni di altri, riusciamo ad entrare in contatto con una vita nuova della cui esistenza non avevamo neppure coscienza...
Se consideriamo il nostro mondo, quanto possiamo realmente avere sotto controllo? La nostra vita non è in larga parte passione? I molti modi in cui subiamo le azioni di altre persone di eventi e della cultura in cui viviamo, e di molti altri fattori al di là del nostro controllo spesso lasciano poco spazio alle nostre iniziative personali. Questo si fa particolarmente evidente quando ci accorgiamo di quante persone sono handicappate, ammalate croniche, anziane o economicamente
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