lunedì 25 novembre 2013

Non ci si può sottrarre al giudizio di colui che si frequenta tutti i giorni.


Edith STEIN, LA MISTICA DELLA CROCE
Capitolo 3. - PREGHIERA - MEDITAZIONE

Non dovrebbe forse essere realmente possibile
trovare un’ora di mattina in cui non ci si disperda,
ma anzi ci si raccolga,
in cui non ci si esaurisca,
ma anzi si acquisti forza,
per combattere tutta la giornata?
Ma certamente, serve più di un’ora.
Si deve vivere nelle ore successive a partire da quell’ora,
in modo da poter tornare indietro.
Non è più possibile «lasciarsi andare»,
anche solo temporaneamente.
Non ci si può sottrarre al giudizio di colui che si frequenta tutti i giorni.
Anche se non ci si dice neanche una parola,
si sente come gli altri si rapportano a noi.
Si può cercare di adattarsi alle circostanze,
e se questo è impossibile,
la convivenza diviene un tormento.
La stessa cosa succede anche nel rapporto quotidiano con il Signore.
Si acquista una sensibilità sempre maggiore
per comprendere ciò che a lui piace
e ciò che gli dispiace.
Se prima si era nel complesso abbastanza contenti di sé,
poi le cose vanno diversamente.
Si trova che molto è sbagliato e si cambia,
per quanto è possibile.

Nessun commento:

Posta un commento