mercoledì 2 ottobre 2013

le regole di comportamento in desolazione sono molto semplici, la prima è il non prendere decisioni, la seconda è l’agire contro, ( il lottare contro la desolazione), la terza è sapere che ho la forza per resisterle, la quarta è sapere di farcela


Esercizi Spirituali Ignaziani
p. Silvano Fausti

Consigli pratici

   L’ottava regola (n°321) dice che “chi sta in desolazione si sforzi di stare nella pazienza che è contraria alle vessazioni che gli vengono, e pensi che sarà presto consolato, se mette in pratica le
misure contro tale desolazione, come indicato nella sesta regola”.
Quindi chi è desolato pensi che presto sarà consolato.
Sotto, cosa c’è di importante?
Qualunque situazione negativa vi capiti,  qualunque situazione è sopportabile,
Difatti sto sopportando, quindi è sopportabile.
Ciò che me la rende insopportabile
è il pensare che sarà sempre così, è la sua proiezione all’infinito.
Quello da tenere presente è il pensiero negativo, è la paura. Ed è proprio questo che ci rende disperati, sarà sempre così, allora ci abbandoniamo, ma non sarà sempre così…
Devo acquisire la pazienza.
In questo momento è così, ma devo pensare che domani sarà certamente
diverso.
Tutto è transitorio.
Normalmente in tutti i nostri problemi c’è il proiettare o l’ottimismo o il negativo perché il problema
quando ce l’hai è sempre insopportabile, dici:  “non ce la farò…”
È tutt’altro che secondaria nell’uomo questa proiezione nel futuro, perché il futuro in fondo è angoscia, è incerto.
Come vedete le regole di comportamento in desolazione sono molto semplici, la prima è il non prendere decisioni, la seconda è l’agire contro, ( il lottare contro la desolazione),  la terza è sapere
che ho la forza per resisterle, la quarta è sapere di farcela.


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