venerdì 3 febbraio 2017

là, al centro di te, troverai una lucerna accesa, una manciata di sale. Per pura grazia. Non un vanto


Dio è luce: 
una delle più belle definizioni di Dio (1 Giovanni 1,5). 
Ma il Vangelo oggi rilancia: 
anche voi siete luce. 
Una delle più belle definizioni dell'uomo. 
E non dice: 
voi dovete essere, 
sforzatevi di diventare, 
ma voi siete già luce. 
La luce non è un dovere ma il frutto naturale in chi ha respirato Dio. 
La Parola mi assicura che in qualche modo misterioso e grande, grande ed emozionante, 
noi tutti, 
con Dio in cuore, 
siamo luce da luce, 
proprio come proclamiamo di Gesù 
nella professione di fede: 
Dio da Dio, luce da luce. 
Io non sono né luce né sale, 
lo so bene, per lunga esperienza. 
Eppure 
il Vangelo parla di me a me, 
e dice: 
non fermarti 
alla superficie, 
al ruvido dell'argilla, 
cerca 
in profondità, 
verso la cella segreta del cuore; 
là, al centro di te, 
troverai una lucerna accesa, 
una manciata di sale. Per pura grazia. 
Non un vanto, 
ma una responsabilità. 
Voi siete la luce, non io o tu, 
ma voi. 
Quando un io e un tu s'incontrano generando un noi, 
quando due sulla terra si amano, 
nel noi della famiglia dove ci si vuol bene, 
nella comunità accogliente, 
nel gruppo solidale è conservato senso e sale del vivere.
(Letture: Isaia 58,7-10; Salmo 111; 1 Corinzi 2,1-5; Matteo 5,13-16)
Ermes Ronchi

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