La vita è atroce;
lo sappiamo.
Ma proprio perché aspetto tanto poco dalla condizione umana,
i periodi di felicità,
i progressi parziali,
gli sforzi di ripresa e di continuità
mi sembrano
altrettanti prodigi
che compensano quasi
la massa immensa
dei mali,
degli insuccessi,
dell'incuria
e dell'errore.
Sopravverranno le catastrofi e le rovine;
trionferà il caos,
ma di tanto in tanto verrà anche
l'ordine.
La pace
s'instaurerà di nuovo tra le guerre;
le parole umanità, libertà, giustizia
ritroveranno qua e là il senso
che noi abbiamo tentato d'infondervi.
Non tutti i nostri libri periranno;
si restaureranno le nostre statue infrante;
alcune cupole,
altri frontoni sorgeranno dai nostri frontoni, dalle nostre cupole;
vi saranno uomini che penseranno, lavoreranno e sentiranno come noi:
oso contare su questi continuatori che seguiranno,
a intervalli irregolari, lungo i secoli,
su questa immortalità intermittente.
(Marguerite Yourcenar; "Memorie di Adriano")
Nessun commento:
Posta un commento