- 3.luglio '43, Westerbork
Jopie, Klaas, miei cari amici
(...)
A ogni nuovo crimine o orrore
dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà
che avremo conquistato in noi stessi.
Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere.
E se sopravviveremo intatti a questo tempo,
corpo e anima ma soprattutto anima, senza amarezza, senza odio,
allora avremo anche il diritto di dire la nostra parola a guerra finita.
Con molto, molto affetto
Etty
(Etty Hillesum; "Lettere da Westerbork")
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