venerdì 9 maggio 2014

Su questo piccolo gruppo, la Chiesa si è edificata e nessuno può entrare nella Chiesa se prima non riconosce la testimonianza di questo piccolo gruppo


Emmaus

Prima di rileggere la nostra vita alla luce del Vangelo, impariamo ad ascoltare questa testimonianza vecchia di duemila anni. Poiché non vi è più alta manifestazione dell'infinità divina che il Cristo morto e risuscitato. E questa apparizione sul cammino da Gerusalemme ad Emmaus assume tutta la sua importanza dal fatto che essa è un avvenimento che si è prodotto una sola volta.
Ora, ecco che Gesù prende la parola e dice: "Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti". L'apparizione è infatti una manifestazione in più della condiscendenza del Cristo che viene in aiuto alla mancanza di fede dei suoi discepoli. c. Uno solo aveva percepito il disegno divino: Giovanni Evangelista, davanti al sepolcro, mentre Simon Pietro restava inebetito, vede e crede. Il discepolo che Gesù amava, che aveva seguito Gesù fin sul Calvario, che all'ultima Cena era stato così vicino al cuore del suo amico, non aveva bisogno di apparizioni per credere: gli bastava il sepolcro vuoto. Un indizio minimo perfeziona la sua fede e gli fa percepire, in piena luce, l'immagine totale della rivelazione. A dire il vero egli non fu il solo a poter fare a meno delle apparizioni. Il silenzio dei Vangeli su Maria, madre di Gesù, è eloquente. Ella, senza neppure recarsi al sepolcro, conosceva così bene suo figlio da non vacillare nella fede nonostante la croce. Maria sapeva già nel fondo del suo cuore che Gesù, il Figlio di Dio, era già seduto alla destra del Padre.
Tuttavia, Gesù non è morto per Giovanni e Maria solamente, ma per tutti gli uomini e soprattutto per i suoi amici Pietro, Cleopa, Tommaso e tutti gli altri che, nonostante tutto il loro amore, non capivano nulla. Le colonne della Chiesa, coloro alla cui testimonianza noi ci affidiamo, gli apostoli, sono stati come noi gente di poca fede. Che cosa si aspetta Cristo da coloro ai quali appare? Luca ce lo spiega: nessuno può dare la sua fede a Cristo se non ha un minimo di fede nell'insegnamento di Mosè e dei profeti. Gi ipocriti, i cuori tortuosi, che conoscono le Scritture, ma che hanno sostituito i propri significati alla parola di Dio, di che cosa possono essere capaci, se non di sopprimere coloro che li hanno generati inchiodandoli su una croce? Abramo aveva avvertito il cattivo ricco: "Se essi non ascoltano né Mosè né profeti, anche se qualcuno risuscitasse dai morti, non si lascerebbero convincere".

Mons. CHARLES

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