mercoledì 13 novembre 2013

Così, invece, faccio tutto il possibile e vado a prendere coraggio dal tabernacolo, quando mi sento scoraggiata


Edith STEIN, LA MISTICA DELLA CROCE
Capitolo 1. - CON LA MANO NELLA MANO DEL SIGNORE
O Signore, dammi tutto ciò che mi conduce a te.
O Signore, prendi tutto ciò che mi distoglie da te.
O Signore, strappa anche me da me e dammi tutto a te.

CON LA MANO NELLA MANO DEL SIGNORE
...Fuori conducevo davvero una vita di sacrificio.
Ora sono stata liberata di quasi tutti gli affanni
ed ho in abbondanza ciò che fuori mi mancava.
Certamente, ci sono tra di noi sorelle a cui sono richiesti ogni giorno grossi sacrifici.
Anche io attendo di poter sentire un giorno la mia chiamata alla croce più di adesso,
che vengo trattata ancora dal Signore come un bambino.
La sua domanda se mi sono abituata alla solitudine mi ha fatto un po’ sorridere.
La maggior parte della mia vita l’ho trascorsa in maggior solitudine che non qui.
Non sento la mancanza di ciò che è fuori ed ho qui tutto quello che fuori mi mancava,
cosicché non mi resta che ringraziare continuamente Dio
per l’immensa grazia, non meritata, della vocazione.
Quale smisurato tesoro è la Sacra Scrittura!
Da alcune settimane ho ripreso il mio lavoro filosofico: devo preparare una grande opera, per la quale mi manca moltissimo materiale.
Se non avessi fiducia nell’obbedienza e nel fatto che il Signore,
se vuole, può ottenere qualcosa di buono anche attraverso uno strumento debole e incapace,
non tenterei nemmeno.
Così, invece, faccio tutto il possibile e vado a prendere coraggio dal tabernacolo,
quando mi sento scoraggiata di fronte all’erudizione di molti altri.
In genere, quando ci si vuol liberare della propria vecchia croce, 
capita di doverne portare una più pesante.
Ho appena ricevuto questo testo di sant’Ambrogio:
«Dio fa tutto al momento giusto.
Qualunque cosa faccia, non è mai il momento sbagliato,
bensì accade proprio nell’attimo favorevole bensì capita per me nel momento giusto».
Non mi è mai piaciuto pensare
che la misericordia di Dio si fermi ai confini della Chiesa visibile.
Dio è la verità.
Chi cerca la verità cerca Dio, che lo sappia o no.
Ciò che della nostra storia crediamo a volte di capire
è pur sempre un fugace riflesso di ciò che resterà un segreto di Dio
fino al giorno in cui tutto sarà chiaro.
La speranza in questa futura rivelazione mi dà una grande gioia.
E questa fede nella storia segreta delle anime deve fortificarci
quando ciò che vediamo esternamente (in noi e negli altri) ci toglierebbe il coraggio.
In ogni caso credo che una via sicura sia
quella di diventare un «vaso vuoto» per la grazia divina.
Certo,
Dio è in noi,
tutta la Santissima Trinità.
Se nell’intimo del nostro cuore sapremo costruire una cella ben protetta
in cui ritirarci il più spesso possibile,
non ci mancherà mai niente dovunque ci troveremo.

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