Il sale dà sapore:
Io non ho voluto sapere nient'altro che Cristo crocifisso (1 Corinzi 2,1-5).
«Sapere» è molto più che «conoscere»:
è avere il sapore di Cristo.
E accade
quando Cristo, come sale,
è disciolto dentro di me;
quando, come pane,
penetra in tutte le fibre della vita
e diventa mia parola, mio gesto, mio cuore.
Il sale conserva. Gesù non dice «voi siete il miele del mondo»,
un generico buonismo che rende tutto accettabile,
ma il sale, qualcosa che è una forza,
un istinto di vita che penetra le scelte,
si oppone al degrado delle cose,
e rilancia ciò che merita futuro.
(Letture: Isaia 58,7-10; Salmo 111; 1 Corinzi 2,1-5; Matteo 5,13-16)
Ermes Ronchi
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